giovedì 28 luglio 2016

RECENSIONE #6 LA VERITà DI AMELIA di Kimberly McCreight

Buongiorno a tutti amici del blog!
Ieri è stata una giornataccia! Ho preso una grandine incredibile mentre andavo a trovare il mio papà all ospedale. Perfortuna avevo con me questo straordinario libro, di cui m'accingerò a parlare ora, e quindi ho aspettato che la grandinata finisse, leggendo. In questo modo non ho nemmeno più pensato ai bozzi che sarebbero rimasti sulla mia auto. Grrr!

La verità di Amelia è un libro che ho acquistato in seguito alle recensioni positive di molte blogger. Edito da Editrice Nord, uscito se non erro nel 2015. 
E' un thriller psicologico, di quelli che piacciono a me. Sicuramente potrà piacere a chi ha amato "la verità sul caso Harry Quebert", o i libri di S,J Watson. 

TRAMA 
"Non è da lei". Mentre si fa largo tra i passanti, Kate Baron ripensa incredula alla telefonata che l'ha costretta a lasciare una riunione decisiva per la sua carriera: dopo essere stata scoperta a copiare, sua figlia Amelia è stata sospesa con effetto immediato dal preside della Grace Hall, uno degli istituti privati più esclusivi di New York. "Non è da lei", continua a ripetersi Kate, finché non si trova davanti a una scena sconvolgente. L'ingresso della scuola è bloccato da un cordone di agenti di polizia, vigili del fuoco e paramedici. E la causa è proprio sua figlia. Per la vergogna, Amelia si è suicidata, lanciandosi dal tetto dell'edificio. Col suo mondo ormai in pezzi, Kate si chiude in un bozzolo di dolore e sensi di colpa, ma alcuni giorni dopo la tragedia riceve un inquietante SMS anonimo: "Amelia non si è buttata" Cosa significa? Possibile che la verità sia diversa da quella sostenuta dalle autorità scolastiche? Possibile che ci sia un'altra verità? Kate deve saperlo. Deve raccogliere le forze e scandagliare la vita della figlia, una vita segnata da ombre e segreti di cui lei neppure sospettava l'esistenza. E, a poco a poco, una domanda inizia a tormentarla. Chi era veramente Amelia? Solo trovando la risposta, Kate potrà rendere giustizia alla figlia. Solo così porterà alla luce la verità di Amelia.


COPERTINA

GIUDIZIO
Come ho detto in apertura, questo libro mi è piaciuto molto. E' un thriller ben scritto e ben studiato, dove tutti gli indizi, trovano una spiegazione logica nel finale, assolutamente imprevedibile.
Questo romanzo tratta argomenti molto attuali e importanti, come il bullismo, l identità sessuale, l'adolescenza.
Amelia è un personaggio meraviglioso. Brava a scuola, impegnata in attività extrascolastiche, adorata dalla 
 sua mamma, un avvocato in carriera, molto impegnata nel lavoro, ma che nonostante questo cerca di essere il più possibile presente nella vita della figlia.
Quando Amelia muore in circostanze misteriose, cadendo dal tetto della scuola, la madre non vuole arrendersi all evidenza, e alle sommarie indagini della polizia. Amelia non si è suicidata. E questo presentimento nasce anche da sms anonimi.
La volontà della madre, di far luce sulla morte della figlia, farà emergere un mondo oscuro, dove Amelia era sprofondata. Bullismo, violenza psicologica, bugie e risentimenti.
E' un romanzo che tiene incollati dalla prima all'ultima pagina. 
Più di una volta sono stata tentata di sbirciare il finale talmente ero curiosa.
Assolutamente consigliato.
Voto 8 e mezzo.


mercoledì 27 luglio 2016

Recensione 5# BUNKER DIARY di Kevin Brooks Ed Piemme


Sto partecipando a una challenge su facebook, con alcune persone della mia città. E' la prima volta che partecipo a una challenge, ed è veramente un idea furba, perchè ho sempre buoni spunti per nuove letture da leggere.
Per la categoria Young Adult, una ragazza ha consigliato questo, dicendo che era veramente inquietante, nonostante fosse per ragazzini, così essendo amante dei thriller ho dato una chance a questo libro.
Che dire, veramente figo e intrigante, con un finale spiazzante.
Qui come al solito la copertina



Mentre invece qua la TRAMA

Linus, sedici anni, insieme a quattro adulti e una ragazzina di nove, si trova intrappolato in un bunker, uno spazio claustrofobico da cui nessuno può fuggire. Sono stati rapiti da qualcuno che si è presentato loro ogni volta in modo diverso e non sanno perché sono stati scelti. Spiati da decine di telecamere e microfoni perfino in bagno, dovranno trovare un modo per sopravvivere. Bunker Diary è un incubo da vivere sulla propria pelle attraverso le pagine del diario di Linus, in un’escalation di umiliazioni, meccanismi perversi e violenza fisica e psicologica innescati “dall’uomo di sopra”…

GIUDIZIO
Immaginate un ragazzino di 16 anni, senza mamma, di buona famiglia, che a un certo punto decide di scappare di casa. Con una scusa viene avvicinato da un uomo che lo stordisce e lo rapisce, nascondendolo in un bunker antiatomico insieme ad altri prigionieri tra cui una bambina.
La luce e il buio, il cibo, gli oggetti, vengono razionati da un ipotetico "uomo di sopra", che si diverte a torturarli nei modi più subdoli, per farli impazzire.
Il libro si snoda su un crescendo di violenze, tra cui la privazione di cibo, gas lacrimogeni, musiche e suoni assordanti. Le punizioni per chi cerca di scappare sono sempre più letali, e si lotta perennemente tra la collaborazione e il sospetto verso gli altri prigionieri.
Il finale è assolutamente inaspettato ma adeguato al tipo di storia.
Su questa recensione sono un po' tirata perchè sui thriller mi piace mantenere la suspence, in modo che si sia incuriositi alla lettura senza svelare troppo.
Consigliato a chi cerca una storia che faccia rimanere sulle spine. E' un romanzo per ragazzi, ma secondo me per il tipo di scrittura e storia può essere un buon thriller anche per adulti

Voto 7 e mezzo


Recensione 4# L ultima settimana di settembre di Lorenzo Licalzi Ed Rizzoli

Quanto mi è piaciuto leggere questo libro cari lettori!
Sarà che sono di parte, perchè adoro la costa ligure di Levante, 
sarà che questo Licalzi scrive proprio bene, insomma massima soddisfazione.
Diciamo che il top sarebbe stato leggere questo libro al mare, magari sulla spiaggia di Camogli, con un bel pezzo di focaccia di Recco in mano e un estathe freddo nell altra..
Ahh che bella la vita!

Ma torniamo al nostro romanzo qui come al solito trovate la copertina
Che devo dire mi piace un sacco, perchè è molto significativa. 
In linea di massima le copertine dei libri sono anch esse parte della bellezza del libro, non trovate?

Comunque come al solito bando alle ciance, che qui la gente vuole sapere di cosa parla questo libro! Quindi ecco qua la trama

TRAMA

Pietro Rinaldi ha ottant’anni e vuole essere lasciato in pace. Ormai è convinto che la sua vita sia arrivata al capolinea e, mentre mangia penne all’arrabbiata, riflette su quanto i libri siano meglio delle persone. Se già fatica a sopportare se stesso, figuriamoci gli altri! Non ha proprio intenzione di avere a che fare con l’umanità… fino a quando, un giorno, nel suo mondo irrompe Diego, il nipotino quindicenne. Lui ha l’entusiasmo degli adolescenti e la forza di chi non si lascia abbattere dagli eventi, neanche da quelli più terribili, e non ha paura di zittire i malumori del nonno. Da Genova partono in direzione di Roma, a bordo di una Citroën DS Pallas decapottabile su cui sembra di volare. Sul sedile posteriore c’è Sid, l’enorme incrocio tra un San Bernardo e un Terranova – vera e propria calamità. Ed è così che un viaggio di sola andata si trasforma in un’avventura on the road, piena di deviazioni e ripensamenti, vecchi amori e nuove gioie. Perché è proprio quando credi di aver visto tutto che scopri quanto la vita riesca ancora a sorprenderti. L’ultima settimana di settembre è il racconto esilarante e commovente del viaggio di un nonno e un nipote alla ricerca di se stessi. È una storia che, senza giri di parole, scava nei sentimenti più profondi e ci porta di fronte alle emozioni più vere, quelle che richiedono una buona dose di coraggio per essere affrontate ma rimangono impresse indelebili dentro di noi.

GIUDIZIO
Eh niente, come dicevo in apertura questo libro è una meraviglia. E' bello perchè fa ridere molto, ma fa anche abbastanza piangere. Mi rendo conto che è più o meno il giudizio che do' di tutti i libri che mi piacciono. Probabilmente perchè anch io sono così. La vita mi piace xchè fa un po' ridere e un po' piangere. La bellezza di questo libro sta nel fatto, che sembra un film. Avete capito bene. Licalzi ha uno stile letterario molto nitido, mi sembrava quasi di "vedere" un film di Muccino (dei primi tempi) mentre leggevo, con molta ironia in più.
Pietro è un personaggio meraviglioso, è un vecchio scrittore pieno di "paturnie", come diciamo noi in piemontese. Gira sempre con un taccuino dove annota con dovizia "tutti quelli che gli stanno sul cazzo " e non sono pochi. 
Per Pietro ormai, è ora di farla finita. Mentre medita sul suo suicidio però, la vita gli riserva due bei schiaffoni in piena faccia, a monito che la vita decide lei quando lasciarti andare via, e non bisogna prenderla con leggerezza. Pietro infatti, perde improvvisamente e tragicamente la figlia, e a lui spetterà quindi la custodia del nipotino quindicenne. Ma come potrà occuparsi di lui, se pochi giorni prima, stava meditando di dare il benservito alla vita? ma soprattutto chi è quel ragazzino con cui lui ha sempre avuto sporadici rapporti?
Diego, il nipote è un personaggio molto tenero. Si rifugia nel lutto della perdita, senza escandescenze,senza ribellarsi. E quando il nonno gli propone di trasferirsi a Roma dallo zio, accetta di buon grado, a patto che possa portare con se Sid il pastore maremmano di dimensioni giganti.
Inizia quindi il loro romantico viaggio a bordo di una Citroen Ds, e sembra veramente di viaggiare con loro, attraverso la costa di Levante, fermandosi a Portovenere, andando a pescare con quello che è stato a lungo un amico di famiglia, che si rivelerà un saggio consigliere. Questa oarte di viaggio, in cui si fermano a Portovenere l ho trovata un po' prolissa. Probabilmente a Licalzi piace pescare, non lo so, ma l ho trovata troppo dettagliata. Perfortuna poi il ilbro si riprende, dando spazio ad avventure divertenti, tra cui il raccogliere un autostoppista, fans sfegatato di Pietro.
Il finale è emozionante, con un bel colpo di scena e tanta dolcezza. E' un libro delicato, che tratta il tema della perdita di una persona cara con ironia e delicatezza.
Voto 9 

Recensione 3# Mio Fratello rincorre i dinosauri di Giacomo Mazzariol ed Einaudi

Buongiorno lettori,
ieri sera ho fatto tardi, che dire tardissimo!
Ma non perchè sia andata a farmela bene, cioè quello si, sono andata a cena in un locale delizioso, ma perchè purtroppo al ritorno, complice molte chiacchiere con la mia amica, abbiamo sbagliato strada cirac 450 volte, impiegandoci un ora e mezza in più rispetto all orario tradizionale.
Ma che volete che vi dica, purtroppo quando si è distratti si è distratti, e le chiacchiere son sempre molto più importanti.

Oggi vi parlo di un libro che definire delizioso è riduttivo. Sto parlando di "Mio fratello rincorre i dinosauri. Storia mia e di Giovanni che ha un cromosoma in più". Edito da Einaudi e scritto da un giovanissimo, e lasciatemelo dire, bellissimo Giacomo Mazzariol. Che credo abbia almeno 10 anni in meno di me, ma è proprio figo! 
Va be', bando alle ciance, qui trovate la copertina del libro




TRAMA

Con Mio fratello rincorre i dinosauri Giacomo Mazzariol ha scritto un romanzo di formazione in cui non ha avuto bisogno di inventare nulla. Un libro che stupisce, commuove, diverte e fa riflettere.

Ci sono voluti dodici anni perché Giacomo imparasse a vedere davvero suo fratello, a entrare nel suo mondo. E a lasciare che gli cambiasse la vita. Hai cinque anni, due sorelle e desidereresti tanto un fratellino per fare con lui giochi da maschio. Una sera i tuoi genitori ti annunciano che lo avrai, questo fratello, e che sarà speciale. Tu sei felicissimo: speciale, per te, vuol dire «supereroe». Gli scegli pure il nome: Giovanni. Poi lui nasce, e a poco a poco capisci che sí, è diverso dagli altri, ma i superpoteri non li ha. Alla fine scopri la parola Down, e il tuo entusiasmo si trasforma in rifiuto, addirittura in vergogna. Dovrai attraversare l’adolescenza per accorgerti che la tua idea iniziale non era cosí sbagliata. Lasciarti travolgere dalla vitalità di Giovanni per concludere che forse, un supereroe, lui lo è davvero. E che in ogni caso è il tuo migliore amico. 

Con "Mio fratello rincorre i dinosauri" Giacomo Mazzariol ha scritto un romanzo di formazione in cui non ha avuto bisogno di inventare nulla. Un libro che stupisce, commuove, diverte e fa riflettere.

GIUDIZIO

Come detto in apertura, questo libro mi è piaciuto tantissimo e dovrebbero leggerlo tutti!
Giacomo ha molti pregi, uno l abbiamo detto, è l essere figo, l altro è essere straordinariamente scaltro. In questo libro non si nasconde dietro la patina del buonismo. Lui racconta la sua vita così com è. A partire dal giorno in cui scopre, insieme alle sue sorelle di avere un fratellino in arrivo, quando nasce e scopre che ha qualcosina in più rispetto agli altri,
fino ai giorni attuali.

Mi è piaciuta molto la parte relativa all adolescenza, dove nega con chiunque di avere un fratello. Ha paura di essere giudicato, vede come una caratteristica invalidante avere un fratello down.
 Una dichiarazione fortissima, avrebbe potuto evitarla, ma lui ce la dice, per farci capire come invece quello che lui considerava una vergogna, per gli altri non è nulla di che.

Giacomo con questo romanzo apre il mondo dei ragazzi con la sindrome di down. Un mondo che fino a questo momento per me era sconosciuto. E racconta come, i comportamenti "strambi" in realtà possano essere portatori di ricchezza per tutti quelli che vengono a contatto con Giovanni.
E' di questi giorni,la notizia di un turista che ha minacciato querele nei confronti del villaggio vacanze dove soggiornava, colpevole di avere troppi ospiti disabili che avrebbero spaventato i suoi figli.(!!)
Probabilmente i suoi figli saranno spaventati a vita dalla sua ignoranza, ma detto questo, sarebbe divertente fargli leggere il capitolo sulle vacanze di Giovanni, quando in campeggio, di fronte a uno spettacolo teatrale del Re leone, da semplice spettatore ha deciso autonomamente di diventare attore partecipante, suscitando le ilarità di tutti i turisti presenti.
Cè amore immenso in questo libro, cè gioia e cè famiglia.
Merita assolutamente una lettura, sono sicura non vi lascerà indifferenti.
E' un libro ironico e commuovente.

Voto 9 Consigliato a tutti coloro che hanno fratelli e sorelle, o che ne vorrebbero uno 

Recensione 2 #Splendi più che puoi di Sara Rattaro

Buongiorno lettori estivi,
oggi vi parlo di un libro bellissimo, che ho divorato in un giorno solo: Splendi più che puoi, di Sara Rattaro, edito da Garzanti.
La Garzanti per me sta diventando una garanzia di libri bellissimi.
Comunque ero a casa, ad ammirare la pila di roba che avrei dovuto stirare, quando mi son detta: ma si, leggo 5 minuti, poi mi dedico alle faccende. Ecco, ho letto per 5 ore di fila, alzandomi solo per le necessità di sopravvivenza, tra cui mangiare. 
Ma per rendervi l idea, ho mangiato in piedi, davanti al frigo con il libro in mano.
Ma è inutile che vi tenga sulle spine. Vi racconto il libro.
Qua trovate la trama, liberamente copiaincollata dal sito Garzanti. 



(Nell'immagine la bellissima Sara Rattaro, e la copertina del libro).

TRAMA


L'amore non chiede il permesso. Arriva all'improvviso. Travolge ogni cosa al suo passaggio e trascina in un sogno. Così è stato per Emma, quando per la prima volta ha incontrato Marco che da subito ha capito come prendersi cura di lei. Tutto con lui è perfetto. Ma arriva sempre il momento del risveglio. Perché Marco la ricopre di attenzioni sempre più insistenti. Marco ha continui sbalzi d'umore. Troppi. Marco non riesce a trattenere la sua gelosia. Che diventa ossessione. Emma all'inizio asseconda le sue richieste credendo siano solo gesti amorevoli. Eppure non è mai abbastanza. Ogni occasione è buona per allontanare da lei i suoi amici, i suoi genitori, tutto il suo mondo. Emma scopre che quello che si chiama amore a volte non lo è. Può vestire maschere diverse. Può far male, ferire, umiliare. Può far sentire l'altra persona debole e indifesa. Emma non riconosce più l'uomo accanto a lei. Non sa più chi sia. E non sa come riprendere in mano la propria vita. Come nascondere a sé stessa e agli altri quei segni blu sulla sua pelle che nessuna carezza può più risanare. Fino a quando nasce sua figlia, e il sorriso della piccola Martina che cresce le dà il coraggio di cambiare il suo destino. Di dire basta. Di affrontare la verità. Una verità difficile da accettare, da cui si può solo fuggire. Ma il cuore, anche se è spezzato, ferito, tormentato, sa sempre come tornare a volare. Come tornare a risplendere. Più forte che può.Sara Rattaro è un'autrice amata dai lettori italiani e di tutta Europa. Nel 2015 ha vinto il prestigioso premio Bancarella per il suo romanzo Niente è come te, che ha conquistato i librai e la stampa più autorevole. Con Splendi più che puoi riesce di nuovo a sorprendere e a emozionare. Una storia profonda in cui dal dolore fiorisce la speranza. In cui l'amore fa male, ma la voglia di tornare a essere felici è più potente di tutto. Perché non c'è ferita che non possa essere rimarginata. 


GIUDIZIO

Questo libro ti entra dentro come un pugno nello stomaco. Da subito, dalle prime righe, mi sono immedesimata in Emma, la ventenne spensierata che s'innamora dell 'uomo più grande, che trema mentre gli lascia il numero di nascosto in macchina, ma che trova la forza e il coraggio per ribellarsi alla sua famiglia e seguire il suo sogno d amore.
Me la immagino Emma, con la forza dei vent'anni, vivere una vita al "sicuro" con quest'uomo affascinante. E m'immedesimo nella sua disperazione, quando alla soglia dei 30anni viene abbandonata, senza una motivazione, se non un glaciale "Non ti amo piu'". 
Lo senti quel dolore, che t'attanaglia il petto. La Rattaro con la sua scrittura te lo butta dentro, ma è solo l'inizio.
Emma cerca di uscire dal dolore lasciandosi corteggiare da un uomo dall apparenza perfetto: ricco, che lavora quasi per hobby, premuroso e affascinante.
E io me la vedo Emma, bella ma fragile. Che si crede forte Emma, ma è ancora una bambina, quella bambina che capricciosa ha abbandonato la sua famiglia troppo presto.
Un matrimonio lampo con questo nuovo uomo,una storia che ci si vuole illudere sia l inizio di una fiaba. Ma si, sa le fiabe dentro di loro portano anche i nostri maggiori incubi.
Inizia infatti per Emma, in seguito a un evento banale,una vita fatta di soprusi e sofferenza. L uomo che ha sposato non è il principe azzurro. Iniziano le botte, le violenze verbali. La soppressione psicologica. E quella violenza la sentiamo anche noi lettori, pagina dopo pagina. La Rattaro la trasmette senza mezzi termini.
Quello che mi è piaciuto di questo libro è che in nessuna pagina, mi sono permessa di giudicare Emma per le sue scelte.
Questo libro ha la "potenza" di farti capire il PERCHé non ci si ribella alla violenza, o meglio cosa scatta nelle donne quando sono in balia di questi rapporti controversi. La vergogna, la paura, il timore della vendetta, la solitudine.
L unica cosa che tutto subito mi ha lasciata perplessa è stato il finale. Un happy ending forse un po' troppo smielato. Ma poi riflettendoci e considerando la personalità di Emma mi è sembrato coerente con la storia.

Che dire: Voto 8. Consigliato a chi cerca una storia forte.


RECENSIONE # IL GATTO CHE AGGIUSTAVA I CUORI di Rachel Wells

Buongiorno amici lettori,

ho ripreso in mano il blog dopo lungo tempo. Ho letto un sacco di libri, il che è cosa buona, ma purtroppo mi ero dimenticata la password e non sapevo più come aggiornarvi sulle mie letture.
Meraviglia, l ha ritrovata il mio compagno, cercando di scaricare Pokemon Go con il mio account.
Come vedete non tutto il male viene per nuocere :-)


Ma passiamo alla recensione di oggi, una recensione per gattare DOC come me:

IL GATTO CHE AGGIUSTAVA I CUORI di Rachel Wells.Qui la bellissima copertina, edito da Garzanti.



Inanzitutto mi duole fare una precisazione:
 ho letto tutto il libro immaginando Alfie, il protagonista, come il bel gattone rosso che cè in foto, ma niente di più sbagliato! Arrivata al capitolo finale, ecco che i protagonisti ci svelano che Alfie è un bel gattone grigio.
 Ohu! 
Ma leggere i libri prima di fare le copertine?

Comunque, la trama è molto bella: Alfie, bel gattone d appartamento, alla morte della sua adorata padrona, è destinato a un triste epilogo: finire in un gattile, nella speranza di trovare una nuova famiglia. Ma Alfie lo sa, un gatto adulto non ha molte chances di essere adottato.
Quindi decide di fuggire, e sarà lui stesso a cercarsi una nuova famiglia.
Ma la vita del gatto di strada non è come la comoda vita del gatto da divano, ed ecco per Alfie, l avvicendarsi di momenti bui: dallo zuffe con gattacci prepotenti che difendono il loro territorio, alla difficoltà di trovare cibo. 
Ma una volta arrivato in Edgar Road, la sua vita subirà una svolta radicale: in quel quartiere qualcuno sembra pronto ad accogliere Alfie, e tutto cambierà: non solo per Alfie, ma per tutti coloro che si prenderanno cura di lui.
Infatti Alfie è un gatto "aggiusta cuori", che sa entrare in relazione con persone dal cuore ferito, proprio come lui.
Aiuterà Claire, a superare la fine del suo matrimonio e un amore sbagliato, aiuterà Jhonathan, single in carriera, che si sente troppo solo, e poi Polly in preda alla depressione post partum. 
Vengono quindi affrontati problemi reali, tangibili, in chiave molto delicata.
A ognuno Alfie insegnerà qualcosa, e loro ricambieranno con l amore incondizionato.
Non vi racconto di più perchè merita assolutamente una lettura.

Mi è piaciuto, lo consiglio a tutti gli appassionati di gatti. E so che ce ne sono tanti!

Voto: 7 e mezzo.